shadow-big

blog

VIRATA | 09.03.2020
VIRATA
shadow-little
Come cambiare direzione ai tempi del Coronavirus. Quinta puntata.
Sky ne sta già facendo una serie: è ANNA, romanzo di NICCOLO’ AMMANITI con un che di profetico visto che descrive un virus che, nel 2020, colpisce solo gli adulti.I bambini rimangono soli a cercare di sopravvivere in un mondo dove regole e punti di riferimento sono totalmente sovvertiti. Dio si chiama Danone, in onore dei budini al cioccolato e i soldi non sono niente di fronte a un barattolo di Nutella. Nella scena che segue, vediamo la giovanissima protagonista contrattare con due gemelli, suoi coetanei, che gestiscono il minimarket dei genitori scomparsi. 

-Vuoi un carrello?-Anna aveva fatto segno di no.-Abbiamo tutto, anche le uova di Pasqua con la sorpresa e la Nutella, - aveva spiegato quello con il fucile. La Nutella era  rarissima da trovare. Era stata una delle prime cose a sparire dopo l’epidemia. Anna si era guardata intorno. – Pure i Ferrero Rocher?-  - Certo.- - E come vi pago? Volete i soldi? – Ma sapeva che di soldi era pieno il mondo e a nessuno interessavano. – Noi scambiamo. Hai qualcosa da scambiare?- Aveva cercato nelle tasche dei pantaloni. – Ho un coltellino svizzero.-I due orsacchiotti avevano scosso la testa insieme. – Ci interessano le batterie ma devono essere cariche, le controlliamo. E ci interessano le medicine e i cd di Massimo Ranieri. – Anna aveva sollevato un sopracciglio. – Chi è Massimo Ranieri? - - E’ un cantante famoso. Piaceva a mio padre. Per lui possiamo darti anche tre barattoli di Nutella grande o sei Toblerone piccoli. Ogni cosa che vedi qui dentro può essere scambiata… - 
VIRATA | 09.03.2020
VIRATA
shadow-little
Come cambiare direzione ai tempi del Coronavirus. Sesta puntata.
L’attacco del Coronavirus ricorda un po’ le Invasioni Barbariche. Un microrganismo primordiale, saltato dai pipistrelli all’uomo, ci mette in crisi così come i Barbari misero in crisi l’opulento e decadente Impero Romano. Provocatorio, KONSTANTINOS KAVAFIS, in ASPETTANDO I BARBARI, mostra un Senato deluso dopo che i Barbari, all’ultimo momento, sembrano ritirarsi. “Era una soluzione, quella gente. “ Dice malinconico Kavafis. Come se l’Invasore potesse essere fonte non solo di distruzione ma anche  di un nuovo, auspicato inizio. La riflessione che ne deriva è: in che modo noi potremmo usare questo microscopico, barbarico Invasore per curare ciò che non va nel nostro mondo?

 
Oggi arrivano i Barbari.
Perché mai tanta inerzia nel Senato?
E perché i senatori siedono e non fan leggi? 
Oggi arrivano i Barbari.
Che leggi devon fare i Senatori?
Quando verranno le faranno i Barbari. 
Perché l’Imperatore s’è levato 
così per tempo e sta, solenne, in trono,alla porta maggiore, incoronato? Oggi arrivano i Barbari.
L’Imperatore aspetta di ricevere il loro capo.
 E anzi ha già disposto 
l’offerta d’una pergamena.
E là 
gli ha scritto molti titoli ed epiteti. 
Perché i nostri due Consoli e i pretori 
sono usciti stamani in toga rossa?
Perché i bracciali con tante ametiste, gli anelli con gli splendidi smeraldi luccicanti?
 Oggi arrivano i Barbari,e questa roba fa impressione ai Barbari. 
Perché i valenti Oratori non vengono 
a snocciolare i loro discorsi, come sempre? 
Oggi arrivano i Barbari:
sdegnano la retorica e le arringhe.
Perché rapidamente e strade e piazze si svuotano, e ritornano tutti a casa perplessi? 
S’è fatta notte, e i Barbari non sono più venuti.
Taluni sono giunti dai confini, han detto che di Barbari non ce ne sono più.
 E adesso, senza Barbari, cosa sarà di noi?
Era una soluzione, quella gente. 
VIRATA | 05.03.2020
VIRATA
shadow-little
Come cambiare direzione ai tempi del Coronavirus. Terza puntata.
In un comune italiano, una peste improvvisa colpisce le automobili. Questo il soggetto de LA PESTE MOTORIA, breve racconto di DINO BUZZATI che mostra la progressiva disumanizzazione degli esseri umani di fronte a un evento che coglie tutti impreparati. L’epidemia è il detonatore che fa uscire allo scoperto il lato oscuro di persone insospettabili; le pubbliche ordinanze diventano strumento di vendette private. 

Come era fatale, si scatenarono i peggiori eccessi: furti e saccheggi di vetture incustodite, denunce anonime di auto che in realtà erano sane ma ad ogni buon conto venivano prelevate e date al fuoco; abusi dei monatti incaricati del controllo e dei sequestri; incoscienza delittuosa di chi, pur sapendo la propria macchina impestata, circolava tuttavia seminando il contagio
.  
Una notte, proprio nel colmo della peste, tornavamo a casa con la solita Roll-Royce. Quand’ecco, percepii, nell’armonioso fruscio del motore, una breve incrinatura, un aspro grattamento. Che fare? Pensai di rivolgermi al vecchio meccanico Celada.Celada” gli dissi “tu sei sempre stato mio amico.”“Eh, spero bene.” “Di te mi posso fidare…?”“Diavolo!”“Vieni allora. Vorrei che tu vedessi la Roll-Royce.”“Vengo subito.” E mi parve, prima che quello mettesse giù la cornetta, di udire un lieve risolino. Un orrendo sospetto mi passò per la mente. Ed ecco aprirsi l’uscio del garage, venire avanti due sudice tute marrone, due facce scomunicate, due monatti in una parola: vidi mezza la faccia del Celada che, nascosto dietro a un battente, rimaneva lì a spiare.“Tu mascalzone” gridavano con versacci di rabbia insieme e di scherno “rivoltarsi contro i controllori del Comune, contro i pubblici funzionari! contro quelli che lavorano per il bene della città!” E mi legarono alla panca dopo avermi infilato in una tasca, suprema irrisione, il modulo regolamentare per il “ricovero conservativo”. Infine misero in moto la Roll-Royce che si allontanò con un mugolio doloroso ma pieno di sovrana dignità. Sembrava volesse dirmi addio. 
VIRATA
VIRATA | 05.03.2020
VIRATA
VIRATA | 03.03.2020
VIRATA
VIRATA | 02.03.2020