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Natale è perduto! | 22.12.2016
Natale è perduto!
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Una favola natalizia scritta da Fiamma Calvenzi e da tutta la IV° B della scuola elementare di via Moscati
Il 24 dicembre, Babbo Natale, come tutti gli anni, si reca nell'officina sotterranea al Polo Nord, dove si trovano gli Elfi addetti alla costruzione dei giochi.
L'Officina ha le pareti rosse con tanti scaffali verdi, dove sono posti i giocattoli pronti per essere messi nel sacco. Al centro della stanza vi è un grande albero di Natale colmo di luci colorate e, in cima, una grande e luminosa stella, che con la sua magia fa volare le renne e controlla che nessuno dimentichi lo spirito del Natale.
Quando Babbo Natale entra nella stanza, vede gli Elfi indaffarati, agitati e che corrono di qua e di là, perché non trovavano più un pezzo per completare l'ultimo giocattolo e il tempo stringe. Infatti manca poco alla partenza della slitta.
All'improvviso, l'Elfo più anziano urla; la stanza si riempie di silenzio, nessuno capisce cosa sia successo..., fino a quando l'Elfo comunica la scomparsa della stella.
Con la sua scomparsa, il Natale è perduto!
Babbo Natale, preoccupato, decide di contare gli Elfi e scopre che ne manca uno, Ciambellino: che sia lui il ladro? In quel momento Ciambellino entra nella stanza, tutti i suoi amici lo guardano fisso negli occhi e gli domandano: "Dove hai messo la stella?" Lui risponde: "La stella?! Io non so nulla".
Forse, caro lettore, non sai che Babbo Natale ha un nemico di nome Babbo Nero. E' chiamato così a causa della barba , che è tutta nera, e della slitta, trainata da lupi, fatta di polvere nera.
Devi sapere che Babbo Nero è invidioso di Babbo Natale, perché tutti i bimbi gli vogliono bene, così ha deciso di rubare la stella del grande albero; in questo modo lo spirito del Natale sarebbe andato perso e i bambini gli avrebbero voluto bene.
Babbo Natale, il quale ha capito che il ladro è Babbo Nero, decide di mandare l'Elfo anziano e Ciambelllino, che si è offerto, a cercare la stella. I due partono alla sua ricerca. Camminano a lungo quando, nella neve, trovano una mappa; la raccolgono e, contemporaneamente, si apre una porta dietro la quale c'è una scala.
L'Elfo e Ciambellino decidono di scendere la scala, alla fine della quale trovano un tavolino, con una scacchiera e due sedie, dietro c'è una porta.
Una voce dice loro: 
Vincere la partita dovrai
Se la porta aperta vorrai
Così la stella troverai
I due si siedono e, immediatamente Ciambellino diventa un Troll. L'Elfo anziano, guardandolo, gli fa capire che aveva intuito l'inganno.
La partita ha inizio, a metà l'Elfo sta perdendo ma, all'improvviso, grazie alla magia del Natale, dall'alto scende una polvere lucente che stordisce il Troll facendogli sbagliare la mossa e permettendo all'Elfo di fare scacco matto.
La partita è vinta dall'Elfo, la porta si apre, il Troll sparisce e ricompare Ciambellino, il quale comunica all'Elfo che il ladro è Babbo Nero e che in quel momento si trova in cima alla Montagna di Ghiaccio Nero, dove c'è la sua slitta.
Manca poco a Mezzanotte, L'Elfo e Ciambellino corrono velocissimi alla Montagna e, approfittando della distrazione di Babbo Nero, riescono a recuperare la stella, a portarla sulla slitta, permettendole con la sua magia di farla partire.
Nel frattempo Babbo Nero, che ha tenuto in mano la stella, ha capito lo spirito natalizio e, compreso che per farsi voler bene dai bambini, bisogna fare cose buone.
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