L’intelligenza è sempre una forza o, qualche volta, può essere un limite? La testimonianza di Haim Baharier, il filosofo che pone la grandezza dell'uomo nella sua precarietà.
Professor Baharier, ha mai pensato
che un giorno avrebbe riempito i teatri di persone desiderose di ascoltarla?
Forse da
ragazzo, sognandomi Johnny Halliday o Jacques Brel… Comunque no, non ero
predestinato a questo. Di formazione sono matematico, filosofo e analista. E
per quanto riguarda il lavoro, mi sono sempre occupato di imprese, in primis quella di famiglia, di
industria e di commercio, ma anche di altro. Insomma, era cominciato tutto in
un altro modo. Le mie stesse lezioni, per anni, le hanno ascoltate solo
manciate di allievi.
La tappa del suo percorso che più ha
contribuito a renderla la persona che è oggi?
Ce n’è stata
più di una. Fondamentale, la nascita di mia figlia. Le dolorose difficoltà che
l’accompagnarono e l’incontro con la diminutio
mi...