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Cinema & Coaching | 11.09.2014

Per una vita, crediamo in certi valori. Poi succede qualcosa e tutto cambia: come ne "I nostri ragazzi", il nuovo film di Ivano De Matteo presentato al Festival di Venezia.

Due fratelli, uno chirurgo pediatrico, l'altro avvocato penalista, rispettivamente Luigi Lo Cascio e Alessandro Gassman. Entrambi sposati e con figli. Il chirurgo e sua moglie sono sensibili alla giustizia sociale, Si indignano per il poliziotto che spara accecato dalla collera e ferisce gravemente un bambino, curato proprio dal chirurgo. L'avvocato è più cinico: guarda caso, è proprio lui a difendere il poliziotto e la cosa non gli crea particolari problemi o sensi di colpa. Non per niente è più ricco del fratello che ha scelto di lavorare in un ospedale pubblico.Ma poi accade qualcosa che ribalta tutto: i loro figli, cugini e compagni di scorribande adolescenziali, ne fanno una grossa. Ma grossa davvero. E qui iniziano il tormento e gli interrogativi dei genitori: che cosa fare? Denunciare o non denunciare i propri figli? A poco a poco, al di là di quello che viene considerato giusto o ingiusto sul piano astratto, emerge nei rispettivi genitori qualcos'altro. Un lato d'ombra rimasto nascosto per anni e che forse sarebbe rimasto nascosto per sempre, non fosse che,E' così che, sotto i nostri occhi, vediamo cadere convinzioni che sembravano ferree. E assistiamo a un curioso e affascinante ribaltamento del modo di essere e pensare delle due coppie, fino all'inaspettato epilogo.DA VEDERE: specialmente da tutti coloro che pensano alle proprie convinzioni ma anche ai propri valori - come a qualcosa che è scolpito nella pietra.
Titolo del film: "I nostri ragazzi", tratto dal romanzo di Herman Koch, "La cena"; regia: Ivano de Matteo; cast: Alessandro Gassman, Barbora Bobulova, Luigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno; anno di uscita: settembre 2014.